Nella magnifica scena di Piazza del Campo si svolge il Palio due volte l’anno: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto, in onore di Maria Assunta in cielo, protettrice di Siena. Non è retorico affermare che Siena vive per il Palio!
Il Palio: questa corsa di cavalli che per tre volte girano sulla parte esterna di piazza del Campo e si contendono un vessillo di seta, detto Palio, ma dai senesi chiamato ‘cencio’, fa rivivere a questa città il suo tempo migliore – quello medievale – e, assieme agli splendori di una festa, che al contempo è cavalleresca e popolana, ripropone anche tutte le tensioni e le divisioni che caratterizzavano la vita in quell’epoca.
Diciassette sono le contrade in cui Siena è divisa, ma non tutte corrono ogni volta: un complicato sistema di sorteggi ed esclusioni ne regola infatti la partecipazione alla corsa; esso venne codificato ai primi del Settecento dalla governatrice di Siena, Violante Beatrice di Baviera, vedova del Granprincipe di Toscana, Ferdinado de’Medici.
Le contrade rimandano all’organizzazione militare della città, poiché, in origine, esse costituivano i nuclei presso quali nobili e popolani, in caso di guerra, dovevano armarsi. Lo spettacolo dei figuranti nei loro costumi quattrocenteschi è davvero splendido.
Il Palio, la cui origine risale addirittura al dodicesimo secolo, costituisce sicuramente, non una rievocazione storica, ma la continuazione dell’epoca più importante della Repubblica di Siena. Il Palio è Siena, Siena è il Palio: questa è una verità.